XX Domenica del T. O.
Dal Vangelo di Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Fuoco e divisione sono venuto a portare. Vangelo drammatico, duro e pensoso. E bellissimo. Testi scritti sotto il fuoco della prima violenta persecuzione contro i cristiani, quando i discepoli di Gesù si trovano di colpo scomunicati dall’istituzione giudaica e, come tali, passibili di prigione e morte. Un colpo terribile per le prime comunità di Palestina, dove erano tutti ebrei, dove le famiglie cominciano a spaccarsi attorno al fuoco e alla spada, allo scandalo della croce di Cristo.
Sono venuto a gettare fuoco sulla terra. Il fuoco è simbolo altissimo, in cui si riassumono tutti gli altri simboli di Dio, è la prima memoria nel racconto dell’Esodo della sua presenza: fiamma che arde e non consuma al Sinai; bruciore del cuore come per i discepoli di Emmaus; fuoco ardente dentro le ossa per il profeta Geremia; lingue di fuoco a Pentecoste; sigillo finale del Cantico dei Cantici: le sue vampe sono vampe di fuoco, una scheggia di Dio infuocata è l’amore.
Sono venuto a gettare Dio, il volto vero di Dio sulla terra. Con l’alta temperatura morale in cui avvengono le vere rivoluzioni.
Pensate che io sia venuto a portare la pace? No, vi dico, ma divisione. La pace non è neutralità, mediocrità, equilibrio tra bene e male. “Credere è entrare in conflitto” (David Turoldo). Forse il punto più difficile e profondo della promessa messianica di pace: essa non verrà come pienezza improvvisa, ma come lotta e conquista, terreno di conflitto, sarà scritta infatti con l’alfabeto delle ferite inciso su di una carne innocente, un tenero agnello crocifisso.
Gesù per primo è stato con tutta la sua vita segno di contraddizione, “per la caduta e la risurrezione di molti” (Luca 2,34). Conosceva, come i profeti antichi, la misteriosa beatitudine degli oppositori, di chi si oppone a tutto ciò che fa male alla storia e ai figli di Dio. La sua predicazione non metteva in pace la coscienza di nessuno, la scuoteva dalle false paci apparenti, frantumate da un modo più vero di intendere la vita.
La scelta di chi perdona, di chi non si attacca al denaro, di chi non vuole dominare ma servire, di chi non vuole vendicarsi, di chi apre le braccia e la casa, diventa precisamente, inevitabilmente, divisione, guerra, urto con chi pensa a vendicarsi, a salire e dominare, con chi pensa che vita vera sia solo quella di colui che vince.
Come Gesù, così anche noi siamo inviati a usare la nostra intelligenza non per venerare il tepore della cenere, ma per custodire il bruciore del fuoco (G. Mahler), siamo una manciata, un pugno di calore e di luce gettati in faccia alla terra, non per abbagliare, ma per illuminare e riscaldare quella porzione di mondo che è affidata alle nostre cure.
(Commento a cura di Padre Ermes Ronchi)
MESSE FESTIVE IN PARROCCHIA
Nei mesi di agosto e settembre (fino alla domenica 11 compresa) alla domenica NON sarà celebrata la Messa festiva serale delle ore 18.00!
PERDIONI
Il centro incontri di Perdioni Domenica 14 e lunedì 15 agosto sarà aperto dalle ore 9.00 alle 21.00. Immerso nel verde della natura è un’opportunità per coniugare la bellezza dell’ ambiente a momenti di incontro e di amicizia
Santuario di Monserrato
Nei mesi di agosto e settembre 2022 tutte le domeniche alle ore 16.00 verrà recitato il Santo Rosario. Orario di apertura del santuario: tutti i giorni dalle ore 8,30 alle ore 18,30
INTENZIONI S. MESSE
Lunedì 15 9.00 Ann. Bernardi Margherita
Ann. Bernardi Marta
Suff. Franco Assunta ved. Rossetto e fam. def.
Secondo l’intenzione di una persona
Martedì 16 8.30 S. Rocco
Ann. Viale Stefano
Suff. Risso Luigie fam. def.
20.30 Suff. Mandrile Alberto, Barale Simone e Pelissero
Lucia
Suff. Def. fam. Dutto e Pasero
Suff. Giordano Giovanni e sorelle Dutto
Suff. Ferri Rocca ved. Laricchia
Suff. Giraudo Valter
Suff. Ghibaudo Giuseppe, Giordano Angela e genitori
Suff. Ghibaudo don Giorgio
Suff. Ghibaudo Umberto e Lovera Pierina
Suff. Consolino Caterina, Prucca Romano
e Riberi Graziella
Mercoledì 17 8.30 Ann. Boi Martino
Suff. Def. Fam. Orizio e Parola
Suff. Boi Giuseppe e fam. Casula
Giovedì 18 8.30 Ann. Perona Virgilio e Goletto Caterina
18.15 XXX Fantino Masoero Lucia
Venerdì 19 8.30 S. Magno
Intenzione del sacerdote
20.30 Suff. Pellegrino Salvatore
Suff. Beltrando Antonio e Lovera Mariannina
Suff. Barale Celestina in Lovera
Sabato 20 8.30 secondo intenzione del sacerdote
18.00 XXX Giraudo Lidia
Ann. Giraudo Maria
Ann. Giordano Lucia e Mellano Andrea
Ann. Parola Caterina ved. Peano
Ann. Giordano Fabrizio e nonni
Suff. Lingua Marcella
Suff. Giraudo Adriana
Suff.. Bergese Meo e Lucia
Domenica 21 9.00 Suff. Peano Mario e Pellegrino Anna Maria
Suff. Blengino Bartolomeo
10.30 Suff. Bottero Pietro
INTENZIONI S. MESSE “CAPPELLA MADONNA DELLA NEVE”
Domenica 14 10.30 XXX Bettozzi Ettore
Lunedì 15 10.30 Ann. Giraudo Genoeffa
Ann. Revelli Elisabetta
Suff. Giraudo Teresina e Defunti Famiglia Giraudo
Mercoledì 17 18.00 Suff. per i defunti che nessuno ricorda
Domenica 21 10.30 Suff. def. fam. Tallone e Revello
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