La Crusà è sorta nel 1400 circa come chiesa della Confraternita: un gruppo di oltre 100 cristiani laici impegnati nella cura delle celebrazioni liturgiche e nella manutenzione del fabbricato. Erano conosciuti come i “Battuti bianchi”, per il colore del vestito che indossavano durante le feste religiose (in particolare quella del Giovedì Santo in cui veniva portata in processione la grande la grande statua di Gesù che prega nell’orto degli ulivi, prima della passione, e che si può ammirare tutt’ora nella Cappella).
Ben presto (1583) ricevette la visita pastorale di monsignor Gerolamo Scarampi, vescovo di Mondovì (da cui dipendeva la chiesa cuneese).
Soprattutto in occasione di scampati pericoli da epidemie di peste, fu meta di molti pellegrinaggi da parte di Confraternite provenienti da luoghi limitrofi.
Durante la rivoluzione francese fu una delle pochissime chiese scampate all’occupazione militare (a differenza della stessa nostra chiesa parrocchiale).
Il 12 agosto 1809 vide transitare davanti alla sua porta il Papa Pio VII, chiuso nella sua carrozza e diretto in Francia come prigioniero di Napoleone.
Per la sua posizione centrale e quindi ben visibile, alla fine del 1800 il nostro Comune posizionò un orologio pubblico sul suo campanile.
Durante le due guerre mondiali, questa Cappella divenne punto di riferimento per l’assistenza alla popolazione borgarina e rifugio per chi si trovava in pericolo, come testimonia la lapide sulla facciata.
Leggendone con attenzione la storia, si rimane colpiti dal fatto che fin dall’inizio, i cittadini di Borgo abbiano avuto molto a cuore questa chiesa e come siano stati sempre molto generosi nei suoi confronti: già in un documento del 1561 si parla di un legato testamentario inerente ad un pezzo di terra a favore della Crusà!
Si ringraziano l’Amministrazione comunale di Borgo, la CEI (Otto per mille), la Fondazione CRC e la Banca San Paolo per i contributi stanziati a favore di questo intervento straordinario che tutela un Bene strico, Artistico e religioso della nostra Città.
Nello stesso tempo rivolgiamo un caloroso invito a tutti i Borgarini, da sempre molto affezionati alla Crusà”, a sostenerci con generosità.